top of page

Umbertide

history and memory

  • Youtube
  • Facebook
  • Instagram
  • cinguettio

Il sensale

Una volta, per vendere o comprare bestiame, era molto utile la figura del sensale. di Giuliano Sabbiniani

Quando si doveva vendere o comprare capi di bestiame, sia di grossa che di piccola taglia, si ricorreva all'aiuto del sensale; questa utile figura si trovava sia nei mercati che nelle fiere ed, anche se scomparso, è rimasto nella memoria collettiva.

Il mercato del bestiame si era sempre svolto ad Umbertide nella piazza sotto la Rocca - come si può vedere nel quadro esposto in municipio -, ma prima della seconda guerra mondiale venne trasferito nella zona di via Abruzzi. Il punto di ritrovo per la compravendita rimase, comunque, fino agli anni Settanta-Ottanta, piazza Mazzini, nei pressi della Collegiata.

Qui si potevano vedere gruppi di persone che discutevano ed a un certo punto c'era una stretta di mano che sigillava l'accordo. Anche i contadini di Montecorona, per vendere o comprare un capo di bestiame, si recavano in questi luoghi, ove erano presenti tutte le componenti del mondo agricolo, dal padrone al contadino, ma chi dirigeva il tutto erano i sensali, detti anche mediatori. Figure insostituibili per la loro acclamata competenza e conoscenza degli animali, facevano da intermediari in quasi tutti gli affari di compravendita. Il compito più importante - ma anche più difficile - consisteva nel far trovare un accordo sul prezzo dell'animale tra il compratore ed il venditore; la loro abilità si manifestava proprio nel saper mediare tra le due parti per giungere ad un accordo soddisfacente per entrambi, che veniva sancito da una energica stretta di mano.

L'attività del sensale non si limitava solo alle fiere ed ai mercati; infatti tali mediazioni qualche volta si effettuavano a casa del venditore dove, sul tavolo della cucina, era posto sempre un fiasco con tre bicchieri per brindare, una volta trovato l'accordo.

Prima si andava nella stalla per vedere l'animale: ci si avvicinava, gli si girava intorno, lo si scrutava attentamente, gli si guardava in bocca per analizzare la dentatura, dalla quale si poteva valutarne l'età, se ne determinava approssimativamente il peso.

Dopo un'attenta osservazione il compratore veniva informato dal sensale dello stato di salute della bestia che aveva di fronte. Al rientro in casa, si discuteva sul prezzo e, se si trovava un accordo, c'era una specie di rito per suggellarlo: il sensale faceva accostare venditore e compratore, prendeva le loro mani, le faceva unire, vi poneva sopra le sue; il groviglio di mani veniva agitato dall'alto in basso per tre volte... e l'affare era concluso! Questa stretta valeva più di mille firme.

Nella zona di Montecorona i sensali più quotati erano Vittorio Giulioni ed Enrico Bruni, detto "Rigo del Fabbro".

Il testo e le prime due foto dal libro di Giuliano Sabbiniani “Montecorona – la Tenuta e la sua gente” – Gruppo Editoriale Locale, Digital Editor Srl – Umbertide, 2021.



Project Gallery

bottom of page