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ROBERTO MORELLI

 

Caduto ad appena 19 anni combattendo a Montelungo contro la Divisione

tedesca Goering con la divisa del nuovo esercito italiano di liberazione







 

 

 

 

 

 

 

di Amedeo Massetti

 

Roberto Morelli era nato a Città di Castello il 10 luglio 1924 da genitori entrambi umbertidesi ed era rimasto legato strettamente alla nostra città, dove ritornava presso i suoi parenti ogni volta che gli impegni scolastici glielo permettevano. Finiti gli studi superiori aveva deciso di diventare ufficiale di marina e per questo aveva raggiunto l'Accademia Navale a Venezia nell'agosto del 1943, per seguire il previsto tirocinio. Sopravvenne l'8 settembre; tutti i giovani concorrenti furono imbarcati sulla nave "Vespucci" il giorno 10 e trasferiti a Brindisi nella sede dell'ex collegio navale, dopo una navigazione piena di pericoli. Nella nuova sede un certo numero di loro lasciò l'Accademia per rientrare in famiglia; la maggioranza rimase, tra questi anche i nove ragazzi, compreso il Morelli, che decisero di non lasciar passare altro tempo per dare un contributo immediato alla rinascita della Patria. Si arruolarono così, dopo aver lasciato quasi clandestinamente l'Accademia, nel 514º Battaglione Bersaglieri Allievi Ufficiali che faceva parte del 12º Raggruppamento motorizzato costituitosi a S. Pietro Vernotico, a poca distanza da Brindisi. II raggruppamento fu portato in linea e nel sanguinoso combattimento dell'8 dicembre 1943 per la conquista di Montelungo, dei nove ragazzi che avevano lasciato l'Accademia cinque caddero, tra cui Roberto, e quattro furono feriti affrontando i veterani della divisione tedesca Goering.

La vicenda dei nove ragazzi é stata ricordata con

elevate parole anche dall'allora

Presidente del Consiglio Carlo Azelio Ciampi,

in occasione della sua visita all'Accademia Navale

di Livorno nel dicembre 1993 e, a suo tempo,

dal Generale Clark, comandante della 9ª Armata

Americana in un suo nobile messaggio al 51º

battaglione Bersaglieri dopo la battaglia

di Montelungo.

 

Motivazione della Medaglia

d'Argento al Valor Militare alla Memoria

"Arruolatosi volontario partecipava a successive

azioni contro i tedeschi, dimostrando

in ogni circostanza sprezzo del pericolo. Durante

un duro combattimento, conscio della  necessità 

di rifornire di munizioni la sua arma, attraversava più volte la zona battuta dal  tiro di armi automatiche avversarie. Ferito in uno di questi tentativi, ricusava di raggiungere il posto di medicazione e visto morire il porta-arma tiratore alla mitragliatrice

lo sostituiva. Una raffica micidiale, colpendolo una seconda volta, troncava la sua nobile vita".

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Una via intitolata a Roberto Morelli

Una nuova via nella zona edificata delle Fontanelle. Accanto a quelle intitolate a Massimiliano Kolbe, ai Maestri del Lavoro, a Don Bosco, alle Maestre Pie Filippini e al dottor Mario Migliorati, ce n'è ora una dedicata a un ragazzo morto in guerra a 19 anni: Roberto Morelli, medaglia d'argento al valor militare. Un nome meno conosciuto, di un giovane che riposa nel cimitero di Umbertide, e che l'8 dicembre 1943 cadde a Montelungo, bersagliere volontario dell'appena ricostituito esercito italiano di liberazione. L'Amministrazione comunale ha aderito alle richieste delle associazioni combattentistiche umbertidesi, uniformandosi nell'opera da sempre tesa a ricordare tutti quei cittadini che caddero eroicamente nelle tragiche vicende vissute dal popolo italiano. Così come avvenuto in passato per Pucci, Rosati e Starnini, domenica 7 settembre il sindaco Becchetti ha scoperto la targa della nuova strada adiacente a piazza Berlinguer.

La cerimonia è iniziata alle 11 al cimitero. Una messa celebrata da don Gerardo Balbi davanti alla tomba dell'eroico ragazzo. Tante le autorità presenti e tanti i labari delle associazioni di ex combattenti. Con commosse parole, all'omelia, il sacerdote ha ricordato il sacrificio di Roberto e la donazione della sua giovane vita. E infine la preghiera del marinaio letta da Marco Baldassarri, tra le note del "silenzio" del trombettiere della Banda della Marina Militare di La Spezia che ha presenziato al rito. Subito dopo, nella piazza delle Fontanelle, la cerimonia di intitolazione della nuova via. Il Sindaco ha salutato le autorità presenti e tutti gli intervenuti. "Con questa semplice cerimonia - ha detto Becchetti - continuiamo nell'opera che l'Amministrazione comunale ha da tempo avviato: quella di ricordare quei concittadini che, in particolari momenti storici, in momenti estremamente difficili, si sono trovati a dover scegliere, ed hanno, onestamente e coerentemente con i propri principi, fatto scelte coraggiose, pagando con la propria vita."

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Il Capitano di Fregata avvocato Giuseppe Conforto, dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, ha tenuto la commemorazione ufficiale e con elevate parole ha ricordato la figura di Roberto Morelli, dall'Accademia Navale a Venezia alla battaglia di Montelungo. Ha messo in evidenza il coraggio e i nobili ideali che ispirarono il giovane nella sua scelta che dovette poi pagare col sacrificio della vita. Quindi, davanti all"'attenti" del picchetto d'onore comandato dal sottotenente Giorgio Cordioli, e alla Banda della Marina che intonava un brano musicale, lo scoprimento della targa. Un momento molto emozionante. Molte le autorità presenti: il vice Prefetto dottor Roberto Aragno, il tenente colonnello Passeri in rappresentanza del generale Franco Stella, il tenente colonnello Cosimo Chiarelli, comandante provinciale di Carabinieri, il generale Federico Marzollo con alfiere e medagliere del 514º Battaglione Bersaglieri, il generale Civello Luccioli con medagliere del Nastro Azzurro di Perugia, l'avvocato Mancini, vice presidente dell'Associazione Forze Armate Regolari della Guerra di Liberazione e i rappresentanti umbertidesi delle Associazioni Alpini, Bersaglieri, Marinai, Combattenti Guerra di Liberazione, famiglie dei Caduti.

Per la famiglia di Roberto Morelli c'era il fratello Renato e la cugina Elena. Conclusa la cerimonia, la Fanfara della Marina Militare di La Spezia ha percorso le vie cittadine suonando briosi motivi e, seguita da molte persone, è giunta in piazza Matteotti. Sopra il palco ha tenuto un breve concerto per i cittadini presenti entusiasmando tutti per la brillante ed appassionata esecuzione dei brani proposti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La battaglia di Montelungo

La battaglia di Montelungo è, secondo gli storici, l'evento più importante della Guerra di Liberazione. Infatti, ai piedi di questa altura che domina la via Casilina a Sud di Cassino, nella stretta di Mignano, il 14º Raggruppamento Motorizzato Italiano, formato tutto da volontari e che si può definire la cellula fondamentale del nuovo esercito, sostenne il primo combattimento che segnò l'inizio della riscossa italiana.

La lotta fu dura; le perdite elevatissime: 320 tra morti, feriti e dispersi. Il monte, quel giorno, non fu conquistato; l'azione dovette essere sospesa per l'insufficiente appoggio dell'artiglieria, per la fitta nebbia e per lo scarso coordinamento con gli Alleati. Ripresa la lotta, il 16 dicembre il monte fu preso.

L'avvenimento dimostrò agli Alleati la ferma volontà del popolo italiano

di riscattare un passato che non gli apparteneva più. Fino a quel

momento gli italiani avevano combattuto con le armi che erano rimaste

in dotazione, cioè antiquate e scarse; da quel momento gli Alleati si

premurarono di farne un reparto moderno ed efficiente. Nacque così,

il 17 aprile 1944, con l'apporto della divisione paracadutisti Nembo

(della quale fece parte il concittadino Domenico Brunori) il Corpo

Italiano di Liberazione e, successivamente, nell'agosto 1944, i Gruppi

di Combattimento Friuli, Mantova, Piceno, Legnano dove combatté

e morì il nostro concittadino Starnini e non ultimo il Cremona, nel quale

combatterono tanti giovani umbertidesi tra i quali Rosati e Pucci caduti

in battaglia e la Medaglia d'Argento Guerriero Leonardi.

 

Fonti:

Articolo di Amedeo Massetti su “Umbertide Cronache n. 4 - 1997”

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