history and memory
Il Telefono
28 febbraio 2023 alle ore 15:35:56
Per telefonare si andava in piazza
(A cura di Sergio Magrini Alunno)
Si chiamava TIMO la compagnia telefonica e l’ufficio era nel palazzo del Comune a piano terra. Anche chi aveva il telefono, ed erano pochissimi, per fare le telefonate interurbane, doveva chiamare il centralino dal quale veniva poi richiamato quando l’utente richiesto era in linea. Tutti gli altri dovevano andare in piazza. L’ufficio della Timo era aperto dalle 7 alle 22 tutti i giorni, festivi compresi ed era gestito dalla Sig.a Vincenza (Cencia) Lazzari coadiuvata dalla sorella Metaura, perché l’orario continuato rendeva impossibile la gestione da parte di una sola persona. Preso nota della località e del numero da chiamare la “centralinista” si avvicinava al muro alle sue spalle dove era appeso un apparecchio telefonico di legno, avvicinava la cornetta all’orecchio sinistro e dentro al buco centrale chiamava Perugia, intanto che girava veloce la manovella, e comunicava al centralino il numero da chiamare. Nell’ufficio c’erano alcune seggiole e delle cabine telefoniche, ci si sedeva e si aspettava pazientemente che la signora Cencia, magari dopo 40 minuti, ci annunciava: Milano alla cabina due!
Nell’ufficio stazionava sempre qualche persona, generalmente una donna, che non aveva impegni di lavoro e che in cambio di una piccola mancia andava a portare l’avviso della chiamata in arrivo al destinatario che doveva, ovviamente, recarsi all’ufficio della Timo.
Negli anni ’60 in qualche locale pubblico c’era il telefono a gettone ma solo per le telefonate urbane. Il gettone si appoggiava nella fessura e tramite un pulsante lo si lasciava cadere dentro solo quando dall’altra parte arrivava la risposta
La teleselezione con il prefisso che consentiva di chiamare tutti i numeri d’Italia è entrata in funzione il 31 ottobre 1970 eravamo tra le realtà tecnologicamente più avanzate, la nostro fu la sesta nazione al mondo ad adottarla. Nel frattempo la Timo non esisteva più e la SIP, che nel 1994 diventerà Telecom, era il gestore unico del servizio telefonico in Italia. I gettoni telefonici erano talmente diffusi che, nei negozi venivano accettati come monete. lnizialmente costava 50 lire, quando le schedine lo hanno sostituito il gettone il valeva 200 lire (circa 10 centesimi ). Oggi sono quasi totalmente scomparse anche le cabine telefoniche.
Fonti: Fonti orali
Telefono simile a quello utilizzato dalla "centralinista" per chiamare la stazione di Perugia (foto dal web)
La foto della banda di tratta dal libro di Amedeo Massetti “Due secoli in marcia" dove è visibile alle spalle la scritta dei locali dove era presente la compagnia telefonica "Timo"(in quel momento l'insegna era in parte mancate, era visibile solo la parte finale "imo"). Foto rappresentante la banda diretta da "Alessandro Franchi" proprio davanti al Palazzo del Comune, nel libro di Amedo Massetti si legge che la foto era stata concessa da "Paolo Franceschini".
Particolare della scritta dei locali dove era presente la compagnia telefonica "Timo"(in quel momento l'insegna era in parte mancate, era visibile solo la parte finale "imo"). Foto rappresentante la banda diretta da "Alessandro Franchi" proprio davanti al Palazzo del Comune, nel libro di Amedo Massetti si legge che la foto era stata concessa da "Paolo Franceschini".
Immagine di una delle cabine telefoniche che sono state utilizzate più a lungo tra Via Unità d'Italia e Via Roma. (Foto di Sergio Magrini Alunno)
Gettoni e poi schede telefoniche per le cabine telefoniche. (Foto di Sergio Magrini Alunno)