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I parchi della Rimembranza

di Massimo Pascolini


Fu realizzato anche ad Umbertide, lungo il viale di San Benedetto (oggi via dei Patrioti) alla fine degli anni ‘20 per ricordare i caduti umbertidesi della Grande Guerra.



Altra forma molto importante e diffusissima a ricordo dei caduti nella Grande Guerra è quella dei parchi della rimembranza. Veri e propri parchi vegetali nei quali ad ogni albero piantato corrispondeva un caduto. Posti al centro del paese, o attorno al monumento stesso dei caduti o nella vicinanza di qualche chiesa, a volte organizzati come area di passeggio con sentieri e panchine, Furono fortemente voluti dall'Onorevole Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini.

IL 27 dicembre 1922, il Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione, Dari Lupi, inviò a tutti i Provveditorati agli Studi una lettera circolare disponendo che tutte le scuole d'Italia si dovevano prodigare per costituire: "(...) in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata la “Strada o il Parco della rimembranza”. Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero. (…). I comitati Esecutivi nei quali sarà opportuno sia incluso un rappresentante della locale Amministrazione dei Comuni (...). Il Comitato dovrà primo esso formare l'elenco dei caduti, (...). La strada o il parco dovrà comprendere non meno di venti alberi (...)".

Il giorno successivo, lo stesso Lupi fece pubblicare sul Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922 una seconda circolare (n. 73), nella quale indica le modalità da seguire. La Circolare prevedeva: "(...) bucbe di un metro in quadro, e profonde un metro. Sul fondo delle buche dovranno porsi calcinacci e pietrame" (…). Affinché i Viali ed i parchi della rimembranza presentino un aspetto uniforme e caratteristico nelle diverse località d'Italia, i ripari delle piantine devono esser formati nel seguente modo: tre regoli di legni dei tre colori della bandiera nazionale e dell'altezza di m.1 a 1.50, della larghezza di cm. 8 e dello spessore di cm. 2, descrivano un tronco di piramide triangolare e siano fissi da sei traversine sottili di ferro (...), uno dei regoli e precisamente quello colorato di bianco, alquanto più lungo degli altri due, dovrà portare a 10 cm. dall'estremità superiore una targhetta in ferro smaltato, con la dicitura:


IN MEMORIA

DEL (grado, nome, cognome) CADUTO NELLA GRANDE GUERRA

IL (data)

A (data della battaglia).


La circolare elenca anche le specie di piante da allevare a seconda della posizione geografica. Il 27 gennaio 1923, il Sottosegretario risponde ad una lettera del Comune di Ravenna in merito al numero degli alberi da piantare e sulla possibilità di includere nell'elenco anche i militari deceduti per malattia oppure in prigionia. La lettera chiarisce: "((...) ho deciso, che, anche ridotto a uno solo il numero dei morti, possano i Comuni ugualmente, nei modi stabiliti,consacrare alla sua memoria, (...). Quanto alla inclusione dei militari morti per malattia, come anche dei morti in prigionia, preferisco lasciare una lata possibilità di giudizio sulla opportunità di includerli ai singoli Comitati (...))".

Il 23 febbraio 1923, il Sottosegretario di Stato Dario Lupi invia una circolare ai Regi Provveditori agli studi con la quale dispone di dedicare alberi votivi anche alla memoria delle vittime fasciste

Il 9 dicembre 1923, viene emesso un Regio Decreto (n. 2747) per la: "(Costituzione di una guardia d'onore in ogni comune ove esistano pubblici Monumenti, Parchi o Viali della Rimembranza in omaggio ai caduti della guerra nazionale)".

In data 21 marzo 1926, n. 559 "dichiarazione di pubblici monumenti dei Viali e dei parchi della Rimembranza."

“( ...) I viali e i parchi della rimembranza, (...) sono pubblici monumenti (...).”

Firmato da Vittorio Emanuele, Fedele, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 88 del 15 aprile 1926.





Anche il Comune di Umbertide volle aderire alle direttive del Sottosegretario. Le poche notizie sono contenute in due delibere della giunta comunale.

In data 9 marzo 1923 «Il sindaco ricorda che ad iniziativa del Commissario si era già costituito qui il Comitato per il Parco delle Rimembranze ideato dal S. D. Lupi, in una Commissione esecutiva composta dal Sindaco, dal Perito Mocchetti (?) e dal Direttore delle Scuole Elementari (il nome non viene citato), crede che la cerimonia della piantagione sia nel centro che nelle frazioni debba rinviarsi ad ottobre e propone d'invitare i proprietari ad offrire le piantine occorrenti e ad assumersi il costo dell'apparecchio di protezione, queste ultime dovrebbero essere sostenute specialmente dai proprietari fondiari che nelle famiglie dipendenti ebbero caduti per la patria».

La Giunta Approva.


Mentre da un processo verbale del Consiglio Comunale apprendiamo che alla data del 17 ottobre 1926 il Viale delle Rimembranze non era stato ancora realizzato

Delibera n. 94. In data 17 ottobre 1926 dal Processo Verbale del Consiglio Comunale apprendiamo: "Il Presidente riferisce sulla necessità di provvedere alla (?) del Parco delle rimembranze, perché Umbertide non sia ultimo dei comuni ad avere un luogo di conforto e sollievo per le madri e per le vedove. Espone che la Giunta Comunale avrebbe pensato di adibire allo scopo il bello ed austero viale di S. Benedetto (N.D.R. oggi via dei Patrioti), come il più adatto ed il più conveniente anche agli effetti della spesa. Dal parere del Tecnico Comunale sembrerebbe che la spesa non dovrebbe oltrepassare le 15.000 Lire, delle quali 6.000 sono disponibili sul bilancio dell'esercizio in corso ed il rimanente sarebbe stanziato sull'esercizio venturo. Lascia libera la discussione alla quale partecipano parecchi consiglieri fino a che si ottiene l'accordo sulla somma da spendere e sul genere delle piantine e sulla località. (…). Delibera di provvedere senz'altro alla realizzazione del Parco Delle Rimembranze".

Noi da un sopralluogo abbiamo ricostruito che la lunghezza della strada doveva essere di circa 850 metri e visto che gli alberi dovevano essere piantati ad una distanza di circa 5 m. si presume che i cipressi messi a dimora siano stati circa 170 per lato. Attualmente ne sono rimasti 57 (32 su un lato e 25 nell'altro).



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